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Introduzione

Le impostazioni utilizzate da RTE sono modificabili attraverso il configuratore di progetto, sotto la cartella "Impostazioni".

NOTA: Nel capitolo RTE: Creazione progetto base è presente la procedura da seguire per la creazione del configuratore di progetto.

rte_project

Segnalibri

Impostazioni Generali

Da "Configuratore di progetto" -> "Impostazioni" -> "Generali" è possibile configurare le impostazioni generali utilizzate.

NOTA: Una volta impostata la corretta configurazione, cliccare con il tasto destro da configuratore di progetto -> "Genera" -> "solo configurazione RTE" per generare il file RTE.CFG aggiornato, il quale verrà inserito all'interno della Compact flash/SD del controllo in uso dopo un'operazione di make/rebuild.

configuratore_gen

Sistema: "Frequenza di sistema" e "Frequenza di sistema non modificabile"

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

I flags "Frequenza di sistema" e "Frequenza di sistema non modificabile" vengono utilizzati per gestire la frequenza delle rules. Esistono due modi per impostare la frequenza di esecuzione (interrupt) del task delle RULES:

Nel caso in cui vengano gestite reti canbus e/o EtherCAT, la frequenza di esecuzione delle rules deve essere multipla (uguale o maggiore) della frequenza di trasmissione del SYNC. In questi casi la frequenza delle rules viene impostata nei rispettivi editor di configurazione fieldbus. Se si gestisce una rete canbus, la si imposta tramite "frequenza di sistema", se si usa una linea EtherCAT, viene impostata in base al "tempo di ciclo". Se si stanno gestendo entrambe le reti, tale frequenza deve essere uguale in entrambi gli editor

NOTA: Nel caso in cui la frequenza sia già stata impostata nel configuratore delle reti canbus e/o EtherCAT, l'impostazione da configuratore di progetto viene ignorata e viene data segnalazione nel report.

Se non vengono gestiti fieldbus, la frequenza si imposta da configuratore di progetto

NOTA: Il flag "Frequenza di sistema non modificabile" non è più utilizzato, e verrà rimosso nelle successive versioni di RDE.

Esempio

Utilizzo di una linea EtherCAT con impostato un tempo di ciclo pari a 4000us (250Hz), mentre da configuratore di progetto è impostata una frequenza di sistema pari a 200Hz.

Utilizzando il comando shell mreport -a, ottengo questi due report:

OS -0x00000010 <     10.856418>  [  26] 'ECAT(ETH1): System Frequency (250Hz) needed by <ETH1> is accepted by the system

RTE-0x00000019 <     11.560471>  [  81] 'Unable to satisfy SYS_FREQ <200> because a fix frequence (250) has been set before!'

Sistema: Abilitare funzione blocco dei caricamenti

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

Da RTE 33.11.6.

All'accensione del sistema, se la prestazione viene abilitata, si ha una fase della durata di 5 secondi durante la quale viene data la possibilità al programmatore di disabilitare il caricamento in RAM dei programmi.

Per far ciò il programmatore deve premere il pulsante ADV quando i led 7 e led 8, dopo la fase di boot, iniziano a lampeggiare in modo alternato alla frequenza di 4 Hz.

L'avvenuta pressione del pulsante di ADV nei 5 secondi viene segnalata da RTE tramite il lampeggio sincrono dei led 7 e led 8 a 4 Hz per un secondo.

Qualora il caricamento di qualche task dovesse creare dei problemi generali subito dopo la fase di boot, sfruttando questa prestazione sarà possibile caricare da shell un task alla volta discriminando così il task incriminato.

Sistema: Tempo attesa trasduttori pronti

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

Permette di impostare il tempo massimo che il controllo deve attendere, prima che i trasduttori connessi siano pronti.

Se è abilitato l'allarme trasduttore TAM e, nel tempo specificato, il controllo non trova i trasduttori pronti, viene generato l'allarme 21#nn Transducer is NOT yet ready.

Sistema: Lingua di sistema

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

Permette di impostare la lingua degli allarmi generati da RTE.

All'accensione RTE cerca nella CF la presenza di file di allarmi relativi alla lingua selezionata.

NOTA: Da RTE 34.23.0 è possibile selezionare la lingua di sistema attraverso la variabile LANGUAGE.

Tali file sono i file allarmi di sistema (contenuti in etc/rte/alsys), e i file allarmi utente. Essi devono essere presenti sulla CF.

Tramite configuratore di progetto è possibile specificare sia la lingua, sia il percorso relativo ai file di testo sul PC di sviluppo (vedi Allarmi: file utente qui sotto).

NOTA: Questa keyword può essere overridata dalla presenza del file override.cfg presente sulla CF.

Sistema: Nome progetto e Versione progetto

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

Da RTE 34.24.0.

Permette di scrivere la versione software dell'applicativo nell'area di memoria che viene visualizzata dal comando "SYSINFO" (da inviare da shell) e dai visualizzatori 4*20.

Equivale ad usare l'istruzione set_version da R3.

Sistema: Warm Restart

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Sistema.

Da RTE 34.29.0.

Permette di abilitare la funzionalità di ripartenza a caldo (warm restart), specificando un canale di input che causa l'avvio del salvataggio dati e un output opzionale che viene attivato alla fine delle operazioni di salvataggio.

Storage

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Storage.

Sotto "Impostazioni" è possibile modificare il numero di registri volatili (interi R, reali RR, stringhe SR) utilizzati da RTE, l'area utente della memoria ritentiva presente nel controllo e l'area ritentiva riservata alle variabili globali persistenti.

NOTA: Il limite per le grandezze non ritentive definite dall'utente (R, RR, SR) è dato dalla quantità di memoria ram disponibile.

Sotto "Ritentività" è possibile rendere volatili alcune delle variabili predefinite ritentive (vedi memoria ritentiva per maggiori informazioni).

Allarmi: Impostazioni

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Allarmi.

Sotto "Impostazioni -> storico allarmi" è possibile impostare il numero massimo di allarmi salvabili nello storico allarmi e il numero di ripetizioni dello stesso allarme da salvare.

Se viene impostato il valore "automatico" viene preso il massimo disponibile (il numero massimo di allarmi salvati dipende dalla configurazione della memoria ritentiva).

Nel caso in cui il numero di allarmi da salvare richiesto sia maggiore di quello disponibile, il numero di allarmi salvati viene ridotto e viene segnalato nel report.

Esempio

Imposto 2048 allarmi da salvare nello storico, ma ho a disposizione memoria solo per 1534

Utilizzando il comando shell mreport -a, ottengo:

RTE-0x00000026 <     12.591285>  [  41] 'BEWARE! Alarm History : too many items required(2048), reduced to 1534 items'

Sotto "Impostazioni -> miscellanee" è possibile selezionare la modalità degli allarmi emergency:

OFF: disattivata generazione degli allarmi relativi alle emcy

COMPATTA: informazioni generiche dell'allarme (gli allarmi utilizzati saranno il 19 e 81)

ESTESA (default): in aggiunta vengono generati gli allarmi dal 30 al 39. Selezionare questa modalità se il tipo di drive utilizzato è presente nella lista di drive gestiti (configuratore di progetto asse-->trasduttore, vedi gestione assi)

Sempre sotto "Impostazioni -> miscellanee" è possibile abilitare o meno l'utilizzo degli allarmi con parametri rilevanti e l'utilizzo delle stringhe utente negli allarmi.

Allarmi: File allarmi

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Allarmi.

Sotto "File allarmi" è possibile indicare il percorso dei file di testo utilizzati per gli allarmi di sistema e gli allarmi utente.

È possibile selezionare un file di testo per gli allarmi di sistema e un file di testo per gli allarmi utente, per ognuna di queste lingue: Italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, coreano e cinese semplificato.

Il file di testo utilizzato dipende dalla lingua di sistema selezionata (vedi "Lingua di sistema" qui sopra). Nel caso in cui non venga selezionata nessuna lingua, il file di testo utilizzato sarà quello selezionato sotto "neutrale".

Tali file dovranno quindi essere copiati all'interno della CF/SD del controllo, nella cartella selezionata.

Ladder

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Ladder.

Permette di scegliere se avviare i task ladder in automatico:

Non selezionato: i task ladder vengono eseguiti solo su esplicito comando da direttiva o quando il controllo viene messo in modo esecuzione

Selezionato: i task ladder vengono eseguiti immediatamente dopo essere stati caricati

Vispan

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Vispan.

Sotto la finestra "Vispan" vengono impostate le operazioni che è possibile compiere tramite Dispan/Vispan in relazione al livello di password.

Oltre al livello di default, che non ha bisogno di password, sono gestibili ulteriori tre livelli di protezione.

Diagnostica

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Generali -> Diagnostica.

La spunta "Abilita diagnostica di accensione" abilita/disabilita la generazione di segnalazione all'accensione del controllo (allarme "9991 SYSTEM SWITCHED ON <name>").

La spunta "Abilita diagnostica di spegnimento" abilita/disabilita la generazione di segnalazione allo spegnimento del controllo (allarme "991 SYSTEM SWITCHED OFF in <name>").

Sotto "Impostazioni report" è possibile definire il numero di voci memorizzabili nel report, sia da parte del firmware RTE, che da parte del sistema operativo OS.

Da RTE 34.22.2 la spunta "A riempimento" abilita la memorizzazione delle voci del report (sia RTE che OS) in modo riempimento, al posto del modo di default rotativo:

Rotativo: una volta finite le voci memorizzabili, le nuove voci rimpiazzano le più vecchie

A riempimento: una volta finite le voci memorizzabili, non ne vengono memorizzate di nuove

Impostazioni hardware

Da "Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Hardware" è possibile configurare il tipo di controllo che si sta utilizzando.

NOTA: Una volta impostata la corretta configurazione, cliccare con il tasto destro da configuratore di progetto -> "Genera" -> "solo configurazione Hardware" per generare il file RHW.CFG aggiornato, il quale verrà inserito all'interno della Compact flash/SD del controllo in uso dopo un'operazione di make/rebuild.

Alcune impostazioni della finestra "hardware" possono modificare anche il file RTE.CFG, per cui è consigliato rigenerare anche la configurazione RTE (o nel dubbio utilizzare "Genera tutto").

configuratore_hardware

Sempre da questa finestra deve essere impostata la modalità di utilizzo delle porte messe a disposizione dal controllo (basta premere due volte sulla riga desiderata).

configuratore_seriale

Inoltre, per i controlli RP-X, devono essere aggiunti eventuali moduli axioline connessi al controllo tramite axiobus.

NOTA: Vedere il capitolo axioline per maggiori informazioni riguardanti la configurazione dei moduli Axioline connessi al controllo. Vedere il capitolo SAFETY per maggiori informazioni riguardanti la configurazione dei moduli Axioline SAFETY connessi al controllo.

Impostazioni reti IP

Da "Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Reti IP" è possibile inserire la configurazione di rete utilizzata.

NOTA: Una volta impostata la corretta configurazione, cliccare con il tasto destro da configuratore di progetto -> "Genera" -> "solo configurazione Reti IP" per generare il file IPADDR.DEF o il file NETWORK.CFG aggiornato, il quale verrà inserito all'interno della Compact flash/SD del controllo in uso dopo un'operazione di make/rebuild.

Alcune impostazioni della finestra "Reti IP" possono modificare anche il file RTE.CFG, per cui è consigliato rigenerare anche la configurazione RTE (o nel dubbio utilizzare "Genera tutto").

ip_network

Generale

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Reti IP-> Generale.

Sotto "Generale" è possibile abilitare la configurazione di reti IP, impostare un gateway di default e selezionare la porta TCP per la comunicazione BCC/31 con il controllo.

NOTA: Se si utilizza la porta TCP con single socket (consigliato), verrà aperto un unico socket per lo scambio dati in BCC tramite la porta selezionata, al posto di aprire un socket per ogni connessione.

ETH1, ETH2, ETH3

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Reti IP-> ETH1, ETH2, ETH3.

Sotto ETH1, ETH2 e ETH3 è possibile impostare indirizzo IP, subnet mask e gateway delle singole porte Ethernet del controllo. È possibile inoltre impostare il routing interno tra le porte Ethernet.

Servizi

Configuratore di progetto -> Impostazioni -> Reti IP-> Servizi.

Da RDE 3.53.1 è possibile abilitare la configurazione avanzata delle reti IP, fatta appositamente per il NetControl.

Per maggiori informazioni sulla configurazione avanzata delle reti IP, vedere il capitolo NETCONTROL.

 

  

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