[modo LOADING]
La sequenza delle operazioni all'accensione è la seguente:
Operazioni eseguite da OSE (Operating system eprom)
1.Il sistema operativo OSE residente in eprom, dopo aver eseguito la diagnostica dell'hardware, verifica la presenza del sistema operativo RTE sulla Compact flash.
Se non lo trova rimane in modalità "waiting for a command" [su CPU: Message Code 42 con L7 ON]. L'utente dovrà a questo punto caricare, tramite l'ambiente di sviluppo RDE o copiando il firmware sulla CF da PC, il sistema operativo RTE.
Se lo trova gli cede il comando.
Operazioni eseguite da RTE (Real time extended)
1.Lettura e analisi del file di configurazione RTE.CFG con eventuale diagnostica in report
2.Da RTE 34.24.8, verifica della scrittura nella zona ritentiva. Se il test fallisce, viene generato l'allarme 9
3.Verifica della zona ritentiva: area registri ritentivi (NVR, NVRR, NVSR)
4.Verifica della zona ritentiva: area parametri (variabili predefinite)
5.Verifica della zona ritentiva: area storico allarmi
6.Azzeramento di tutti i registri volatili (R, RR, SR) e delle variabili predefinite non ritentive
7.Inizializzazioni varie, tra cui quelle dei canali seriali così configurati (di default):
P.SER 1 : DLE-BCC3 communication
P.SER 2 : DLE-BCC3 communication
P.SER 3 : DLE-BCC3 communication
P.SER 4 : DLE-BCC3 communication
8.Controllo della validità dei dati salvati nella memoria ritentiva e del corretto precedente spegnimento:
A.Se viene riconosciuta la perdita dell'area ritentiva dei registri utente e non è presente in flash il file "LOSTRNA.STP", viene emesso l'allarme "1 User Registers loss"
B.Se viene riconosciuta una riduzione dell'area dei registri, viene emesso l'allarme "9000 User Registers Reduced"
C.Se viene riconosciuto un cambiamento nella dimensione dell'area di memoria delle strutture utente viene generato l'allarme "9005 Retentive Memory structure modified"
D.Se viene riconosciuto un diverso numero di registri tra quelli rilevati in memoria ritentiva e quelli definiti nel file di configurazione, viene emesso l'allarme "9001 Different User Registers Definition"
E.Se viene riconosciuta l'incapacità di avere dei parametri ritentivi viene emesso l'allarme "9002 Parameter Registers Area Not Available"
F.Se viene riconosciuta la perdita dell'area dei parametri ritentivi e non è presente in flash il file "LOSTPANA.STP" viene emesso l'allarme "2 Parameter Registers loss"
G.Se il numero di parametri presenti in area ritentiva è diverso rispetto a quelli gestiti dal programma RTE viene emesso l'allarme "9003 Different Parameter Registers Area"
H.Se viene riconosciuta la perdita dell'area dello storico allarmi e non è presente in flash il file "LOSTPANA.STP" viene emesso l'allarme "3 Alarm History loss"
I.Se viene ridotta l'area dello storico allarmi viene emesso l'allarme "9004 Alarm History dimension reduced"
J.Se non è possibile avere variabili globali ritentive viene emesso l'allarme "4 Unable to initialize Persistent Global Variables"
K.Se viene riscontrato un errore nei dati o è stato richiesto un reset dell'area di memoria ritentiva delle variabili globali e non è presente il file "LOSTPGVNA.STP" viene emesso l'allarme "5 Checksum error in Persistent Global Variables"
L.Se la zone di memoria delle variabili globali ritentive è stata spostata e non è presente il file "LOSTPGVNA.STP" viene emesso l'allarme "6 Unable to read Persistent Global Variables"
M.Se il layout interno (che dipende dalla versione specifica di RTE) della zona di memoria delle variabili globali ritentive è stato modificato viene emesso l'allarme "9007 Pers.Glob.Var. appearance modified. PGV area to be reset"
N.Se durante l'ultimo spegnimento non è stato possibile eseguire le normali gestioni effettuate da RTE viene emesso l'allarme "995 Power OFF left out, SYSTEM has been reset <task>"
9.In caso di errori in zona ritentiva viene selezionata la modalità "Lost memory mode": finché è presente nello stack allarmi almeno uno dei sopracitati allarmi, ad esclusione dell'allarme 995, il controllo non procede oltre. Si limita ad onorare i comandi BCC e a visualizzare un codice numerico in continua evoluzione
10. Una volta resettati gli eventuali precedenti allarmi:
A.Se si erano persi i registri utente, si procede al loro azzeramento e all'esecuzione dei file LOSTRNA.STP o LOSTREG.STP
B.Se si erano persi i parametri, si procede alla loro reinizializzazione con i valori di default e all'esecuzione dei file LOSTPANA.STP o LOSTPAR.STP
C.Se si era perso lo storico allarmi, si procede alla sua reinizializzazione
11. Esecuzione del file AUTOEXEC.STP
12. Gestione del file di configurazione relativo allo scambio dati via profibus (PFB.CFG)
13. Gestione del file di configurazione relativo allo scambio dati via deviceNet (DNSn.CFG)
14. Gestione del file di configurazione relativo alla comunicazione CanOpen (COCn.CFG)
15. Gestione del file di configurazione relativo alla comunicazione DF1 (DF1.CFG)
16. Gestione dei file di configurazione relativi alla comunicazione EtherCAT (ECATn.CFGX e FB.CFG)
17. Gestione del file di configurazione relativo alla CNET sincrona tra controlli (RBXCNET.CFG)
18. Gestione della risoluzione delle variabili esterne degli eventuali task caricati
19. Impostazione modo operativo:
A.Se il task 1 è stato caricato viene messo in esecuzione insieme agli eventuali task ladder presenti
B.Se il task 1 non è stato caricato o se premuto FEED+ e MODE allora il controllo viene messo in modo loading (se i task ladder erano già in esecuzione non subiscono arresti)
C.Se presente la keyword COND_LOAD_WITH_ADV è possibile premendo il pulsante ADV arrestare il caricamento da parte di RTE. Sarà poi l'utente a caricare i task con i comandi shell
20. RTE inizia ad eseguire le istruzioni contenute nel file task1.elf
A questo punto la gestione del dispositivo è totalmente nella mani dell'applicativo. L'abilitazione degli altri task è a cura del task 1.
NOTA: È possibile eseguire la sovrascrittura di alcuni comandi di RTE.CFG tramite il file OVERRIDE.CFG.
NOTA: È possibile ottenere informazioni sulle operazioni eseguite da RTE tramite il comando MREPORT (da shell), utilizzare invece la direttiva D MO o MODE per conoscere lo stato del controllo.